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Il sistema telegrafico (CW). Il sistema telegrafico era costituito inizialmente da un collegamento via filo fra due punti di comunicazione. Il trasmettitore comprendeva un interruttore con ritorno a molla che, manipolato per tempi determinati, apriva e chiudeva un circuito applicando una tensione sulla linea telegrafica Presso il ricevitore, la corrente di linea che ne risultava, provocava, da parte di un dispositivo acustico, l’emissione di suoni sotto forma d’impulsi più o meno lunghi in corrispondenza di quelli generati dal trasmettitore. L’informazione nel sistema telegrafico è per natura di tipo digitale, e consiste in un codice d’impulsi di corrente di breve o lunga durata.
In figura è visibile che ad ogni capo della linea telegrafica sono presenti sia un trasmettitore sia un ricevitore. (Di norma il commutatore TX/RX posto ad ogni estremità della linea e sempre in posizione di ricezione, e sulla medesima deve essere attivo un solo trasmettitore .) In realtà a tasto telegrafico alzato il circuito è aperto, quindi non sarebbe necessario il commutatore. Con i medesimi dispositivi, si possono inserire nella stessa linea altre stazioni di ricetrasmissione. Nei sistemi di comunicazioni via radio, è adottato, per l’invio a distanza dei segnali emessi, lo stesso principio di trasmissione digitale, ottenuto con l’utilizzo di circuiti oscillatori di nota a valvole, transistori o da sistemi ibridi. Nella tecnologia odierna il classico tasto è stato sostituito da un manipolatore elettronico, ed i più complessi di loro provvedono addirittura al completamento dei segnali digitali corrispondenti all’informazione che si vuol trasmettere. Agli inizi delle prime trasmissioni furono adottati diversi sistemi d’interpretazione dei segnali medesimi e su tutte prevalse il sistema oggi in vigore denominato codice Morse, che prese, appunto, il nome dal suo Inventore. Esso è composto da un insieme di linee e punti ben definiti nella loro durata che dà corpo o ad una specifica lettera dell’alfabeto o ad un codice prestabilito. Best 73 de Antonio IBBADU – ISØXIA. CODICE MORSE (INTERPRETAZIONE DEI SEGNALI) Oltre l’interpretazione grafica del codice in esame, esistono altri simboli (o segnali) che si riferiscono alla punteggiatura dei paragrafi, abbreviazioni di codici e simboli grafici.
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