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I perché di una passione. Annunci, identificazioni, conferme. (da Wikipedia, l'enciclopedia libera) Considerando che il medium radiofonico vanta praticamente ovunque un seguito estremamente popolare, forte è la tentazione di affermare che al mondo esistono milioni di appassionati della radio. E per molti versi è così. Ma l'hobby del radioascolto, giocato sui fili intrecciati degli interessi tecnici, scientifici, linguistici, culturali, geografici, sociali e via elencando, ha le sue peculiarità originali. Che in certe occasioni determinano nell'appassionato hobbysta comportamenti che anche il più entusiasta dei radiofruitori non specialisti considererebbe astrusi. Tra le caratteristiche più difficili da inquadrare anche sul piano psicologico c'è la propensione a inseguire i segnali distanti in orari infelici, come il cuore della notte (molti fenomeni propagativi sono legati all'intensità dell'insolazione e alcuni non possono semplicemente manifestarsi quando il segnale non incontra un percorso coperto da oscurità). Il radioascoltare è inoltre disposto a tollerare soglie di intensità del segnale, rumorosità e disturbi che scoraggerebbero dall'ascolto persone che non siano mosse dalla stessa passione. In moltissimi casi, il DXer può ritenersi soddisfatto se la stazione identificata offre qualche decina di secondi di relativa intelligibilità ed è in grado di identificare programmi in lingue del tutto sconosciute. Anche chi è interessato alla programmazione delle emittenti internazionali sulle onde corte arriva ad accettare segnali interferiti ed evanescenti, caratterizzati cioè da fastidiose distorsioni e frequenti variazioni di intensità, che possono in parte compromettere la comprensione dei contenuti. Tutte queste difficoltà fanno al contrario parte dell'insieme di motivazioni che muove un insieme sempre più scarno di persone ad avvicinarsi a questo hobby. Anche se a ben guardare la radio è un eccellente strumento di conoscenza culturale e linguistica. Nel personale novero di emozioni vissute dal radioascoltatore, uno dei momenti topici è quello della chiara identificazione della stazione ascoltata. L'identificazione può avvenire sulla base di un effettivo annuncio da parte del conduttore del programma, grazie a un jingle musicale o cantato, o a un insieme di indizi riferiti al contenuto del programma (lingua utilizzata, località geografiche e personaggi politici citati, eventi e personaggi sportivi, inni nazionali, spot pubblicitari, segnali orari, numeri telefonici e così via). La caccia alle stazioni lontane e l'ascolto di programmi per l'estero sono enormemente facilitati dall'esistenza di repertori che contengono le liste di stazioni attive sulle rispettive frequenze o, nel caso delle broadcast internazionali, dalla disponibilità di guide alla programmazione (in inglese "program schedule") con l'indicazione degli orari e delle frequenze utilizzate per le diverse fasce di programmazione in lingua. Quando la lista non può essere risolutiva e su una determinata frequenza e in un determinato orario è teoricamente possibile l'ascolto di due o più stazioni, sono utili le considerazioni sui meccanismi propagativi e sugli aspetti storico-statistici che favoriscono l'arrivo di una stazione piuttosto che un'altra. Se anche questi fattori non sono determinanti, non resta che una accurata analisi del segnale ascoltato e possibilmente registrato, ai fini di individuare espliciti annunci o indizi per l'identificazione. Anche così, un certo numero di segnali rimane non identificato e come tale viene normalmente riportato sul log, il diario di bordo che il radioascoltatore è solito tenere come puntuale traccia della sua attività. Come avviene per i Radioamatori, anche i radioascoltatori possono contattare la stazione ricevuta per inviare una conferma di ricezione o QSL (espressione del codice Q dei telegrafisti e radioamatori per chiedere o precisare se un segnale sia stato ricevuto). Nel caso delle emittenti, o broadcaster internazionali, la QSL può essere una cartolina in cui vengono riportati i dettagli dell'ascolto effettuato, con l'indicazione della località, della data, dell'ora e della frequenza ricevuta. L'emittente radiofonica normalmente alla ricezione della vostra QSL vi risponderà con una cartolina ufficiale di conferma ricevimento vostro rapporto d'ascolto. |