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Le stazioni non broadcast. (da Wikipedia, l'enciclopedia libera) Sperimentata da Marconi per applicazioni molto diverse dalla diffusione sonora (inventata molti anni dopo), la radio viene utilizzata a supporto di un grande numero di attività professionali, pronto intervento ed emergenza, in ambiti civili e militari. Inoltre non bisogna dimenticare le applicazioni radiotelefoniche, dove la trasmissione in radiofrequenza sostituisce una linea fisica come un cavo in rame o in fibra ottica. Sono in contatto radio tra loro i piloti e gli addetti al controllo del traffico aereo, o gli agenti di pubblica sicurezza con le centrali operative. Ma anche le squadre di riparazione tecnica o gli equipaggi delle ambulanze si servono di ponti radio per gestire comunicazioni fondamentalmente punto-punto, che avvengono cioè tra due interlocutori o tra un interlocutore con ruolo di coordinamento (il dispatcher) e un gruppo ristretto o localizzato di singoli agenti/operatori. Esistono anche applicazioni ancora più specifiche come la trasmissione di notizie e contenuti professionali (per esempio le mappe meteorologiche) o segnali diffusi per agevolare il posizionamento geografico delle persone o dei veicoli che ricevono tali segnali. Tutto questo tipo di traffico non diffusivo rientra tra le applicazioni cosiddette utilitarie della radio (dal termine inglese utility) e possono avvenire in modalità voce o radiotelegrafica, sfruttando anche nuove tecniche di modulazione dei segnali. Le reti radiomobili di telefonia civile e militare, basate per esempio su standard come il GSM, possono in un certo senso essere assimilate alla radio utilitaria e in genere sono classificate anch'esse nell'ambito dei servizi non broadcast, o non diffusivi. L'intero spettro della radiofrequenza prevede opportune porzioni destinate alle varie attività diffusive, amatoriali e non diffusive. La regolamentazione di questo spettro viene coordinata a livello internazionale dall'Itu, agenzia delle Nazioni Unite per la regolamentazione delle telecomunicazioni, nel corso di periodiche World Radio Conference. Un ristretto gruppo di ascoltatori specializzati si dedica all'intercettazione di alcune tipologie di servizi utilitari, in particolare sulle frequenze delle onde corte (HF) evidentemente soggette agli stessi meccanismi propagativi delle stazioni diffusive sonore. Occorre ribadire che l'intercettazione dei segnali e dei contenuti non adibiti a fruizione da parte del pubblico generico non è sempre consentita dalle diverse legislazioni nazionali, che in particolare vietano assolutamente la divulgazione delle notizie intercettate. La natura sensibile di parte del traffico intercettabile può infatti dare luogo a impieghi del tutto illegali. Per questo, il monitoraggio delle stazioni utilitarie, altrimenti noto come Utility DXing va condotto con discrezione ed estremo senso di responsabilità. |