Associazione Radioamatori Italiani - Sezione di Quartu Sant'Elena



 

 

Hobby del radioascolto,

le fonti e le organizzazioni.

(da Wikipedia, l'enciclopedia libera)

Fin dagli albori della radiofonia sonora diffusiva, che ha fatto il suo debutto negli Stati Uniti nei primi anni Venti del XX secolo, si è diffusa la passione per la "caccia" alle emittenti più lontane. Il primo pubblico della radio era costituito da hobbysti in grado di costruirsi da soli apparecchi riceventi molto costosi nelle prime versioni commerciali e soprattutto in grado di sperimentare sul campo la disponibilità di stazioni e programmi in una fase pionieristica sostanzialmente priva di fonti informative sul nascente mercato dell'offerta di contenuti radiofonici. Prima dell'avvento di pubblicazioni specializzate come l'italiano Radioradio, gli appassionati hanno conosciuto solo pubblicazioni hobbystiche equivalenti alle attuali fanzine. Ancora oggi esiste, nell'ambito degli appassionati, una abbondante produzione di informazione interna fatta di segnalazioni di stazioni ascoltate, liste di frequenze e pubblicistica sulle tecniche e gli apparati più adatti all'ascolto. Oggi questa produzione si può ottenere principalmente via Internet, che fa inoltre da piattaforma di scambio e coordinamento per le associazioni organizzate di radioascoltatori (tra club locali o specializzati e organismi nazionali). Parte delle informazioni viene tutt'ora veicolate attraverso pubblicazioni cartacee realizzate su base volontaria o dietro il semplice rimborso spese. Accanto a queste, sopravvive un filone di pubblicazioni cartacee commerciali distribuite attraverso i normali canali delle librerie e delle edicole. Come in quasi tutti gli interessi hobbystici, la filiera informativa e organizzativa del radioascolto passa quindi per manuali e riviste realizzati da strutture professionali, club e associazioni costituiti e gestiti su base volontaria e non-profit, spesso impegnati nella produzione di bollettini, newsletter e fanzine e una grande varietà di fonti su Internet (versioni online delle varie fanzine, portali settoriali, pagine individuali e mailing list) che possono essere facilmente individuate e consultate grazie ai motori di ricerca. A queste fonte tradizionali e alla loro nuova versione elettronica si aggiungono le informazioni ufficiali pubblicate sui siti Web delle emittenti da ascoltare, che spesso mettono a disposizione i programmi in streaming e sono quindi particolarmente utili per l'identificazione dei segnali ascoltati contemporaneamente attraverso la radio. Per le stazioni più deboli e rare si possono utilizzare anche le fonti informative Web di tipo geopolitico, linguistico, musicale e politico.

Sul versante manualistico, oltre ad alcuni libri dedicati all'argomento del radioascolto e alle problematiche correlate, come l'emittenza internazionale o la storia della programmazione radiofonica, esiste una guida molto autorevole al mondo della radio. Pubblicato la prima volta nell'immediato dopoguerra in Danimarca (ma in lingua inglese), il World Radio Handbook, successivamente World Radio Tv Handbook, oggi viene edito in Gran Bretagna. Il repertorio annuale raccoglie nazione per nazione tutti i dettagli sugli enti radiotelevisivi nazionali e le stazioni pubbliche e private, segnalando per ciascuna emittente le frequenze operative e gli orari della programmazione, eventualmente nelle diverse lingue nazionali e internazionali.

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